Lui è Mawuli, un bambino orfano di madre, a cui abbiamo salvato la vita anni fa. Da allora, continuiamo ad aiutarlo perché suo padre non si è mai voluto occupare di lui e l’anziana nonna, da sola, non era in grado di mantenerlo e di crescerlo.

Aveva pochi mesi quando lo abbiamo incontrato per la prima volta: la nonna, disperata, si era rivolta a noi perché il bambino non mangiava e aveva raggiunto un livello di malnutrizione allarmante. Abbiamo immediatamente visitato Mawuli e scoperto che aveva il mughetto, un’infezione estremamente comune tra i neonati e facilmente curabile. Mawuli rifiutava il cibo per il dolore ma, curato il mughetto, ha ricominciato a mangiare e si è ripreso velocemente. E’ sconvolgente pensare che il bambino abbia rischiato la vita per un’infezione così banale.

Dal 2002, noi di OAfrica salviamo i bambini in pericolo e lottiamo contro ogni violenza e abuso sui minori in Ghana, Paese in cui i bambini sono le prime vittime della povertà. Recentemente, Ms Otiko Afisah del Minister of Gender, Children and Social Protection ha dichiarato che, soprattutto nelle aree più povere del Ghana, si stanno diffondendo le “fabbriche di bambini”, ossia la pratica di mettere alla luce dei bimbi solo per venderli a partire da 25 GHC (5 euro).

Rimane ancora da stabilire se queste “fabbriche” siano gestite da gruppi mafiosi e criminali, come succede in altri paesi africani, che vendono i bambini per i rituali e sul mercato nero del lavoro minorile, delle adozioni illegali, della prostituzione minorile e del traffico di organi. In ogni caso, è una notizia allarmante che fa capire quando sia importante tutelare i bambini in pericolo e istruire la popolazione locale per creare consapevolezza e fermare tutto ciò.